Storia

Origgio (VA) - Dicembre 1979

Cantare in un Coro significa condividere fatica e passione. Vuol dire mettersi all'unisono con gli altri, conciliare voci diverse, dare spazio, costruire amicizia. Tutto ciò non è facile, eppure il Coro Amici della Montagna cammina su questa strada da più di quarant'anni. Il coro è nato ufficialmente ad Origgio il 15 Giugno 1979 ad opera di amici che hanno creato un'occasione di incontro e di studio per coltivare la comune e grande passione per il canto. Coristi, ma anche amanti della montagna. Ecco perché il nome "Amici della Montagna".

Tanti anni sono passati dalla fondazione del coro: anni di studio, di sacrificio, di soddisfazioni, di riconoscimenti, di tanti concerti; come dimenticare quelli con "I Crodaioli" di Bepi De Marzi nel 1994, nel 2004 e nel 2014, con i bambini del "Piccolo Coro Mariele Ventre" dell'Antoniano di Bologna e quell' incontro con Papa Giovanni II a Roma nel 1994, il grande concerto con il "Coro della SAT" di Trento diretto da Mauro Pedrotti per la conclusione dei festeggiamenti del 30° Anniversario di Fondazione del nostro coro, la partecipazione   alla tourné per “18° Festival Européen de Choeurs d’Hommes dedicato a Bepi De Marzi” a Grenoble in Francia con I Crodaioli di Bepi De Marzi e non meno importante la partecipazione al “Concerto di Natale della Comunità di Montagna”, come rappresentativa della Regione Lombardia, svoltosi il 19 Dicembre 2011 alla Camera dei Deputati a Roma davanti al Presidente della Camera Gianfranco Fini; come tralasciare i numerosi ricordi che rimarranno per sempre nella mente e soprattutto nel cuore di chi li ha vissuti in prima persona.

Forti sono anche i ricordi delle manifestazioni organizzate ad Origgio: "Serata di Canto Corale", "Cantiamo per la Pace” presentata in occasione della Pasqua e il "Concerto della Liberazione ogni 25 Aprile. In occasione del nostro trentesimo di fondazione abbiamo organizzato ad Origgio il "I° Raduno Nazionale dei Cori Amici della Montagna" con la presenza di ben 11 cori provenienti da tutta Italia. Tutto questo ci spinge a continuare con la stessa passione di un tempo, con la voglia di cantare per trasmettere il messaggio e le emozioni di ogni canzone e per non dimenticare quegli Amici che oggi non sono più tra noi, ma che continuano a cantare le nostre melodie nell'infinito silenzio che solo Dio conosce.

Il 2020 è un anno molto particolare, la pandemia ha travolto il mondo e sconvolto la nostra vita quotidiana.

In questo stesso anno il Coro Amici della Montagna assiste ad un cambio al vertice delle due figure più importanti del suo sodalizio.

 

A Gennaio, infatti, il corista e tenore primo Giovanni (Gianni) Ferrario diventa il nuovo Presidente, subentrando a Mario Frizzi, che occupava la carica da 40 anni. Una lunga storia di collaborazione e di amicizia tra Mario e il coro.

Mario Frizzi, oltre ad avere ricoperto il ruolo di Presidente, è stato anche pregevolissimo presentatore negli innumerevoli concerti del coro, una figura di riferimento per la gestione a tutto tondo della nostra Associazione.

A lui il nostro più affettuoso ringraziamento per l’impronta che ha saputo dare e rappresentare dentro e fuori il coro.

 

Da giugno 2020 è invece ufficiale il cambio di “testimone” alla direzione del Coro Amici della Montagna.

Raffaele Ceriani, dopo essere stato uno fra i fondatori del coro ed averlo diretto sin dalla nascita, lascia la “bacchetta” dopo ben 40 anni.

Anni di arricchimento musicale e personale per il nostro coro, grazie alle spiccate doti musicali del Maestro Raffaele, per tutti solo “RAF”, che con tanto studio, dedizione e amicizia, ci ha portato a livelli significativi e di grandi soddisfazioni.

A RAF, che per noi sarà sempre il nostro “MAESTRO”, non ci resta che dire GRAZIE, per i suoi insegnamenti, la sua infinita pazienza, la sua particolare raffinatezza e quella personale umiltà che lo hanno reso speciale.

A succedergli è il corista Pierluigi (Pier) Paternoster che ormai fa parte di questa Famiglia dal 1988.

 

I cambiamenti portano sempre timori e insicurezze, ma la strada tracciata da Raffaele è guida/cammino sicura per Pier, che con attenzione ed innovazione cercherà di portare il coro a soddisfazioni e traguardi importanti, sempre nell’armonia dell’amicizia.